• Pensieri fluttuanti

    Genetliaco

    Bisogna saper invecchiare con grazia e leggerezza, lasciare la rabbia e l’irruenza dentro una scatola di latta, insieme alle foto di famiglia, quelle che si guardano con il nodo in gola e gli occhi umidi. Bisogna saper scendere dal letto lentamente, per non sentire la testa che gira e le ginocchia che scricchiolano, ripetere le poesie a memoria per allenarsi a non dimenticare. Si ha una vita davanti per imparare ad invecchiare: 9 mesi per venire al mondo ed una media di 80 anni per andarsene. Basta farci l’abitudine e guardare al futuro da un’altra prospettiva, quella che permette di capire che sono molte di più le cose fatte rispetto…

  • Emozioni,  Fotografia

    Tu es tout le temp là

    Tempo. Quanto ce ne rimane? Cerco di visualizzare il tempo in modo concreto e lo trasformo in tutte le cose che siamo stati e ne faccio statuine da esporre e spolverare ogni mattina, con cura, facendo attenzione a non farle cadere. Se il tempo mi dovesse cadere si sbriciolerebbe in minuscoli granelli da rinchiudere dentro una clessidra e da capovolgere ancora e poi ancora. Tutto ricomincerebbe da capo. Forse non faremmo più gli stessi errori, forse ne faremmo di nuovi. Ma tu sei sempre lì, anche stamattina che un raggio di tiepido sole illumina la mia scrivania, sei in una delle tante statuine del tempo e fai invidia a tutte…

  • Pensieri fluttuanti

    Dell’inquietudine

    “Il mio desiderio è fuggire. Fuggire da ciò che conosco, fuggire da ciò che è mio, fuggire da ciò che amo. Desidero partire: non verso le Indie impossibili o verso le grandi isole a Sud di tutto, ma verso un luogo qualsiasi, villaggio o eremo, che possegga la virtù di non essere questo luogo. Non voglio più vedere questi volti, queste abitudini e questi giorni. Voglio riposarmi, da estraneo, dalla mia organica simulazione. Voglio sentire il sonno che arriva come vita e non come riposo. Una capanna in riva al mare, perfino una grotta sul fianco rugoso di una montagna, mi può dare questo. Purtroppo soltanto la mia volontà non…

  • Emozioni,  Viaggi

    Saudade

    La natura della saudade è ambigua: associa sentimenti di solitudine e tristezza, ma, illuminata dalla memoria, guadagna contorno e espressione di felicità. Quando Garrett l’ha definita come “delicioso pungir de acerbo espinho” stava realizzando la fusione di questi due aspetti opposti nella formula felice di un verso romantico. In generale, si vede nella saudade il sentimento di separazione e distanza da quello che si ama e non si ha. Ma tutti gli istanti della nostra vita non vanno ad essere perdita, separazione, distanza? Il nostro presente, appena raggiunge il futuro subito lo trasforma in passato. La vita è un costante perdere. La vita è, perciò, una costante saudade. C’è una…

  • Emozioni

    Au début

    Ho iniziato a scrivere che ero una bambina con i capelli troppo corti e troppo obbediente per fare i capricci quando mia madre mi portava dal suo parrucchiere: lei ne usciva spesso con cotonature esagerate ed io praticamente pelata. Mi guardavo e piangevo di nascosto perché, stando alle mie conoscenze, sapevo che i capelli crescono in media un centimetro al mese e, facendo i conti, ci sarebbero voluti almeno sei mesi per ritornare ad avere un aspetto lontano da quell’immagine di Geppetto che lo specchio mi rimandava. “Si rinforzano, crescono in fretta, sei più ordinata!” “Sì ma io voglio fare la ballerina e le ballerine, si sa, hanno lo chignon!”…